
ITALIA SOVRANA e POPOLARE
Alla fine sono pronti. Le liste sembrano praticamente ultimate. Sono unitari, ritengono recuperabili anche quelli che, per ora, non vogliono esserci. Hanno incontrato e visto tutti. Oltre ai partiti e alle organizzazioni di Ancora Italia, Partito Comunista, Riconquistare l’Italia, Azione Civile, Rinascita Repubblicana, Comitati No Draghi e tanti altri. Assieme ai leader Francesco Toscano, Marco Rizzo, Stefano D’Andrea, Antonio Ingroia, Francesca Donato, Igor Camilli e Antonella D’Angeli avranno la presenza e l’appoggio di personalità delle lotte no Green Pass e contro l’atlantismo guerrafondaio come: Giorgio Bianchi, Fulvio Grimaldi, Claudio Messora, Francesco Magris, Lambrenedetto e tanti altri. Tra poche ore sarà ufficiale. Adesso devono battere il sistema che ha creato la trappola del tempo con la data del 20 agosto per raccogliere 40 mila firme in ogni angolo d’Italia. Sembrano in pole-position nell’area del dissenso, si legge su AffariItaliani.
Personalmente accolgo in pieno l’invito partito (fra gli altri) da Claudio Messora per la costituzione di un unico polo del dissenso. E’ chiarissimo che sono molte e assai diverse le anime presenti nella galassia del dissenso ma in questo momento ogni distinguo deve essere accantonato. Quattro, cinque punti programmatici-chiave di carattere unitario possono e devono essere individuati subito; non c’è più tempo.
E’ corretto e giusto che ogni anima politica preservi la propria identità ma in questo momento la priorità assoluta è quella di unirsi perché i milioni di cittadini italiani che in questi anni si sono mobilitati contro obbligo vaccinale, green pass e sudditanza alla NATO abbiano una loro corposa rappresentanza in parlamento.
Da soli si perde. E’ una certezza.