
Il mio parere sul Capodanno in piazza a Salerno su “LE CRONACHE” del 28/12/2022
Il Capodanno è uno di quegli eventi che fanno respirare tanto l’economia reale, grazie all’arrivo di numerosi turisti da ogni angolo d’Italia e del mondo, quest’anno in piazza a Salerno come ogni anno e come in quasi tutte le più grandi città, si tiene il concertone di Capodanno, per Salerno è stato organizzato con la presenza dei Negramaro, un concerto importante che potrebbe aiutare tantissimo l’economia Salernitana, messa a dura prova dal caro bollette e la crisi economica post covid.
Purtroppo, però, per i gestori della movida della città, non è stata una bella notizia scoprire il metodo di sicurezza scelto per contenere il numero limitato dei partecipanti all’evento, difatti ogni gestore nella zona perimetrata dalla zona rossa, non potrà ospitare ulteriori clienti oltre a quelli che si prenoteranno entro e non oltre il 30 dicembre. Nella zona definita “Rossa” ogni locale deve quindi far pervenire una lista con i partecipanti a mezzo mail alla polizia municipale, contenente i nominativi delle persone prenotate per la serata, raggiunto il limite predefinito, in mancanza di comunicazione, non sarà consentito alcun accesso.
Una scelta assurda che compromette l’economia della città e non solo, anche l’immagine della città stessa, che vedrà numerosi turisti esclusi dall’evento.
È evidente che chi ha deciso una tale assurdità, non comprende le difficoltà di chi oggi ha un’attività economica, non percepisce nemmeno minimamente le difficoltà finanziare che pesano sulle casse di bar e ristoranti, difatti come si apprende dall’ultimo rapporto della FIPE-CONFCOMMERCIO, ovvero la federazione italiana dei Pubblici esercizi, fa notare che 45 Mila imprese sono scomparse in meno di 2 anni, 300 mila lavoratori hanno perduto il proprio impiego, per un totale di 56 Miliardi di euro in meno spesi da famiglie, Italiani e stranieri, all’interno dei pubblici esercizi.
Il covid è ormai controllabile, non siamo più in emergenza sanitaria e tale decisione è in contrasto anche con i protocolli del Ministero della salute, chi ha voluto tale decisione, dovrebbe riflettere e fare un passo indietro immediatamente, per il bene dell’economia della Città.
Angelo Morriello